mercoledì 7 ottobre 2015

Recensione L'ATELIER DEI MIRACOLI di Valèrie Tong Cuong


Buongiorno lettori!!! Come state?
Oggi vi propongo la recensione di un libro letto dalla mia amica Francesca.



L'ATELIER DEI MIRACOLI

di Valèrie Tong Cuong




Titolo: L'ATELIER DEI MIRACOLI
Autore: Valèrie Tong Cuong
Edizione: Salani



TRAMA
Ci sono momenti, nella vita di una persona, in cui sembra che nulla vada come deve andare. Eppure anche in questi momenti rimane, sottile come un velo, un'insopprimibile voglia di felicità, la sensazione di avere comunque il diritto a una porzione di serenità, la speranza lieve ma tenace di trovare, là fuori, qualcuno che possa aiutarti. Così accade anche ai protagonisti di questo romanzo, due donne e un uomo sull'orlo di un baratro, ai quali un incontro fortuito sembra aprire uno squarcio nel buio... È vero, la salvezza può arrivare nelle maniere e dalle persone più impensate, e il confronto con i propri fantasmi e con lo spregiudicato Jean, che aiuta le persone uscite dalle crisi a reinserirsi nella società nel suo atelier dei miracoli, potrà aiutare Mariette, Millie e Mike a risollevarsi. Ma quanto si mescolano, nella vita reale, il Bene e il Male? Dov'è il confine? Chi non ha mai incontrato una persona che l'aiuta ma, al tempo stesso, lo manipola? Un romanzo sulla complessità dei rapporti umani, sull'altruismo disinteressato, ma anche su ciò che ciascuno di noi possiede, e che appare quando la vita prende una direzione inaspettata.


RECENSIONE
Ed ecco la sua recensione:

"Questo libro narra le storie di tre persone diversissime tra loro che, in un certo momento della loro vita, si sono trovate a vivere nello stesso ambiente e condividere delle esperienze. Un incontro che non sarebbe mai potuto avvenire se non avessero avuto bisogno di un aiuto esterno.
Ecco in sintesi le loro storie di partenza:
Millie: una giovane donna che si sente invisibile e insignificante, sola, non ha nessuno che l’aspetti. Dopo un incidente dove ha rischiato la vita, simula un’amnesia per tentare di fuggire dalla condizione di stallo in cui si trova.
Mariette: un’insegnante, donna sposata con figli, insicura, stressata, condizionata dal marito e dalla vita pubblica di lui. Durante il lavoro ha un crollo di nervi con uno studente.
Mike: un ex soldato, disertore perché non più capace di sottostare a determinate regole e azioni. Essendo disertore nessuno in campo lavorativo gli dà fiducia e quindi si ritrova a vivere in strada. Viene pestato a sangue per il posto occupato per dormire e quindi ricoverato.
Tutti e tre (dopo le cure fisiche e farmacologiche) entrano in contatto con Jean, fondatore dell’atelier dei miracoli. Qui vengono messe a disposizione degli ospiti persone per: aiutare la propria autostima, uscire dalla vita piatta, riscattarsi e reinserirsi nella società. Per fare ciò Jean chiede agli ospiti di seguire un percorso e i metodi proposti senza obiettare. I risultati non tardano ad arrivare ed effettivamente tutto sembra sistemarsi… La fiducia dei tre protagonisti viene a galla e cominciano ad aprirsi porte che fino a prima sembravano non solo chiuse, letteralmente sbarrate. Ognuno riesce a tirare fuori il meglio! Ma il modo di aiutare di Jean può essere classificato (anzi è) una manipolazione e questo, una volta appurato dai protagonisti, provoca sgomento.
 Jean mostra una parte di se diversa da quella esternata all’inizio. Passa da essere una persona generosa a una che “colpisce” duro, un pugile che mette KO l’avversario quando non ha più il controllo sulle cose. Una persona con una sofferenza alle spalle.
Ciò non toglie che se anche i mezzi possono definirsi discutibili, il fine è stata la conquista della serenità per i protagonisti e questa si è protratta anche dopo l’uscita dall’atelier nella vita di ognuno. Hanno imparato a chiudere con il passato e a rimetterlo a posto, a credere in loro stessi, a ritrovare la gioia di fare progetti, a considerare la vita meravigliosa.
Ad ognuno potrebbe capitare di scivolare e di entrare nel tunnel della solitudine e dell’emarginazione ed è qui che c’è la necessità di combattere affidandosi magari anche a persone che ti offrono il loro aiuto!
A volte non serve porsi domande riguardo all’aiuto che ci viene offerto o da dove arriva… basta solo accettarlo, trarne beneficio ed esserne grati semplicemente perché è quello di cui necessitiamo in quel momento!!!"


Cosa ne pensate? E' un romanzo secondo me che aiuta, che fa pensare, che "apre" la persona che lo legge. Penso che lo inserirò nella mia wish list!!


A presto!!


Serena


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