Un giallo
«garbato» sullo sfondo della Liguria degli anni Cinquanta
Renzo Bistolfi
I garbati maneggi delle signorine Devoto
Edizione: TEA
Pagine: 240
Prezzo: € 14,00
E-book: € 6,99
In libreria: dal 10 Settembre
TRAMA
Tre protagoniste originali e irresistibili
Un romanzo per scoprire e riscoprire gli anni
dell’inimitabile commedia all’italiana
Nella Via Privata Vassallo, a Sestri Ponente, il tempo
passa lentamente, le tradizioni si rispettano e il clamore del mondo arriva
attutito. Regine di questo regno, chiunque vi abiti lo sa, sono le signorine
Devoto: Santa, Mariannin e Siria, uguali eppur diverse, e convinte che il
genere umano si divida in due: le persone per bene, rispettabili, cristiane e
all’antica, e quelle poco raccomandabili, cioè tutte le altre.
Miti e riservate, saranno proprio loro, tuttavia, a
scendere in campo per prime e con insospettabile decisione quando la
tranquillità e il buon nome del loro mondo verranno minacciati. Qualcuno
infatti ha messo gli occhi sulle belle proprietà della Via Privata Vassallo,
qualcuno pronto anche al crimine pur di ottenere ciò che vuole.
Il romanzo di Renzo Bistolfi è una fotografia degli anni
Cinquanta, velata di amabile nostalgia per un luogo e un tempo ormai scomparsi,
e per un piccola folla di personaggi di straordinaria umanità.
Questo romanzo è un pretesto per descrivere un micro cosmo e un’epoca. La Sestri
Ponente da poco uscita dalla guerra e certi contesti, certe famiglie borghesi
sopravvissute alla Belle Époque, che oggi non esistono più, con i loro rituali
e il loro linguaggio, ma soprattutto con la loro logica, i loro principi e i
loro valori inossidabili, che arrivano direttamente dalla morale borghese e
cattolica dell’Ottocento.
AUTORE
Renzo Bistolfi (Genova 1954) vive a Milano, dove
lavora come manager in una società internazionale. Instancabile viaggiatore fai
da te, non ha mai tagliato i ponti con la sua Genova e con Sestri Ponente, dove
torna appena possibile a ritemprarsi dalla vita metropolitana. Appassionato di
teatro, ha fatto l’attore in una compagnia amatoriale. Ha letto tutti i romanzi
di Georges Simenon, che considera un vero maestro.
«Sestri è il luogo della mia infanzia, della mia adolescenza, la
stazione di partenza verso la vita adulta. A ventisette anni me ne sono andato,
sono approdato alla grande metropoli, la Milano da bere degli anni Ottanta,
dove ho lavorato e vissuto, ma non ho mai tagliato il cordone ombelicale che mi
legava a Genova, a Sestri, alle mie origini. […]
I miei racconti sono appunto piantati in quel periodo, in quella Sestri,
come l’accetta in un ceppo. Essi fanno rivivere, parlare, agire, certi
personaggi genuini che hanno costellato la mia infanzia, la mia adolescenza, e
mi sono rimasti nell’anima. Nessuno di questi personaggi se ne avrà a male se
ho preso a prestito le loro figure, i loro caratteri, le loro voci, perché
nessuno di loro, neppure uno, è più di questo mondo.
Gente austera, schiva e di poche parole, poco incline a dar spettacolo
di sé, a inseguire mode fatue ed evanescenti. Eppure se potessero leggere le
mie pagine, ne sono sicuro, riconoscendosi, avrebbero tanta saggezza e tanta
ironia da riderne di cuore.
È a tutti loro, alla loro schiettezza, ai loro principi, alla mia
Sestri, che rivolgo la riconoscenza più profonda e il ringraziamento più
sincero.»
Renzo Bistolfi
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