martedì 29 novembre 2016

My Book Blog - NEL RICCIO DI JANE *


Buon inizio settimana a tutti lettori!!! Scusatemi se sono assente dal blog ma mi sto prendendo una pausa per riorganizzare le idee, per dedicarmi ad altri hobby oltre alla lettura e soprattutto passo molto più tempo assieme al mio ragazzo e alla mia famiglia.
Finirò di pubblicare le interviste del My Book Blog, vi mostrerò i preferiti del mese, i book haul e qualche recensione arretrata. Poi mi prenderò una piccola pausa e ripartirò con ritmo l'anno prossimo.

Questa che vi mostro è una delle ultime interviste. Sono molto contenta del numero di iscrizioni che ho ricevuto per questa piccola iniziativa :-) , spero sia piaciuta anche a voi!!!

Oggi vi presento un angolino tutto nuovo, 


Nel riccio di Jane



Ciao. :) Il mio blog è la mia casetta privata; elegante, femminile e un po’ eccentrica ma comoda: ci sono tutte le stanze necessarie per seguire le mie passioni (arte, musica, letteratura, ecc) e rappresenta la parte migliore di me. Mi preme specificare che non parlo di cose che so: non sono esperta di niente, solo appassionata.


Qual è il motivo che ti ha spinto/a ad aprire il tuo blog?

Semplicemente perché non ho altri con cui parlare. In casa la letteratura è malvista – non porta il pranzo a casa – ma quando leggi un libro senti il bisogno di confrontarti con altri. Con i social non vado troppo d’accordo, perciò ho aperto un blog. E poi posso postare storielle o poesiole senza metterci la faccia. Sì, forse c’è un po’ di vigliaccheria in tutto questo… ma se sapeste quante storie si fanno per il mio amore per i libri! Se si venisse a sapere che ho anche creato un blog per parlarne… apriti cielo!


Come hai scelto il nome per il tuo angolino? Hai preso ispirazione da qualche cosa o l'hai ideato te?

Amo le castagne. Non solo in senso gastronomico (la caldarrostata è diritto inalienabile dell’uomo) ma proprio come oggetto. Sono coerenti: non si abbassano alle leggi di mercato; secondo natura devono maturare e cadere in autunno e così fanno. Il loro riccio fa lo stesso, non si lascia blandire: o si apre spontaneamente o lo rompi. Io sono quel riccio e quel che c’è dentro, pensieri, opinioni e passatempi, è la castagna. Il blog è una fessura sulla mia castagna.


Dato che questa intervista è dedicata ai book-blogger, vorrei chiederti se ci fai vedere una foto della tua libreria e se ce ne parli un pò :-) 

La mia libreria è piccina picciò e in condivisione con la piccola sorella, perciò dispongo i libri in due file: davanti quelli che mi piacciono di più, dietro quelli meno. In realtà è una discriminante vaga, perché amo anche quelli che stanno dietro. E poi li dispongo secondo canone estetico (per esempio mettendo tutti insieme i libri di una stessa casa editrice) e cercando di mantenere una certa coerenza di genere.
Mi piace l’idea di riuscire a sapere dove si trova esattamente quello che sto cercando. Dimmi il titolo di un libro e, se lo possiedo, saprò esattamente da dove cavarlo fuori, anche a occhi chiusi. Forse perché sono ancora pochini (è appena arrivato a casa il 200°).
In realtà ci sarebbe un altro scaffale oltre a quello in foto, dove ci sono i libri ancora da leggere, i vecchi libri di scuola a cui sono affezionata e le riviste di storia e arredamento, però è molto disordinato e mi vergogno a farvelo vedere. ;)





Qual è il genere di libri che preferisci e qual è invece quello che proprio non ti piace?

Mi piacciono i classici, specie se un pizzichino romantici e le biografie dei personaggi che mi affascinano: Giacomo Casanova, la duchessa del Devon e recentemente ho scoperto una malsana passione per gli ultimi Romanov.
Detesto i libri “Volgari”. Volgare non è la parola adatta, intendo esprimere più un sentimento che un modo di scrivere. Diciamo quelli che mi toccano lo stomaco. Per esempio, mi piacciono molto le storie di Stephen King ma le evito, perché rischierei di digiunare per giorni. Ha un vocabolario piuttosto… incisivo. Visualizzo, ecco il problema. Quando pubblicheranno romanzi di King versione “Delicati di stomaco”, li collezionerò tutti. (Questa confessione mi varrà un sacco di insulti da puristi e appassionati, sappilo).


Qual è il libro che consiglieresti a chiunque e perchè?

Questa è difficile. Non ho un titolo, ma ho chiaro in mente quello che vorrei consigliare: un libro che parli di donne. Non solo quelle molto forti o quelle deboli. Donne normali, contraddittorie, che possono fare una tragedia per un paio di scarpe e affrontare con coraggio una guerra nucleare, o viceversa. Uno che faccia capire che siamo tutte normali, sane, che non esiste la donna “Scema”. Sembra un concetto superato, invece mi rendo sempre più conto che siamo ancora al medioevo. E i libri parlano sempre solo di donne fortissime o di donne stupide: non mi ci riconosco mai.


In libreria noti che esistono più edizioni di un libro che vuoi acquistare.  Come si basa la tua scelta? 

Ahimè, spesso la discriminante è il prezzo. Una cosa a cui bado sempre, però, è la traduzione. Tempo fa mi sono trovata tra le mani una traduzione da inglese ottocentesco a italiano contemporaneo. Parole come “Circospezione”, “Ammantarsi” e “Dissidio” erano state sostituite da sinonimi più attuali. L’effetto era drammatico. E poi un sinonimo secondo me non ha mai lo stesso significato della parola sostituita.


Raccontaci una tua abitudine/stranezza letteraria :-) Quella che preferisci!

Nutro insano amore per le anticipazioni. Raramente leggo un libro senza sapere come prosegue e come finisce. La suspense, anche minima, non fa per me, e la frase tipica dei retrocopertina “Sara infine scoprirà un segreto che le cambierà la vita…” mi provoca crisi di nervi. Ho boicottato libri solo perché non ne trovavo il finale in rete. E leggo le recensioni dei libri nella speranza di trovare a fine post la scritta “Attenzione spoiler”. Pertanto spoilerate, blogger, spoilerate!


Questa intervista invita i lettori a dare un'occhiata al tuo bellissimo blog. Vuoi esprimere la tua opinione sul perchè dovrebbero iscriversi e seguirti?

Per stare tranquilli. Spesso quando leggi un post pensi “Ma quante ne sa questo?” e ti viene un po’ d’ansia. Con il mio non accadrà. Siamo esattamente alla pari, blog casalingo e lettore medio.
E poi ho scelto di scrivere solo cose belle. Per scelta non recensisco libri che non mi piacciono: mi metto dalla parte dello scrittore. A voi piacerebbe essere stroncati pubblicamente? Le stroncature ironiche fanno molto ridere, ma lo scrittore dall’altra parte dello schermo potrebbe restarci male. Mi rendo conto che il lettore debba essere avvisato se un libro è buono o meno, ma tanto tra noi ci conosciamo: se ci incuriosisce, lo leggeremo, qualsiasi cosa se ne dica. E in fondo è meglio così.

Grazie :)



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6 commenti:

  1. Ciao, non conoscevo questo blog, ma mi sembra molto bello e le risposte della blogger mi sono piaciute un sacco! Vado a fargli una visita ;-)

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  2. Non conoscevo questo angolino e l'intervista, oltre ad essermi piaciuta molto, mi ha incuriosita, perciò vado subito a sbirciare! ❤
    Non sono una persona facilmente impressionabile, ma capisco che autori come King possano essere "difficili", perciò appoggerei la scelta di una versione per "Delicati di stomaco"! Non conoscevo nessuno a cui piacessero gli spoiler, ma eccoti qui!

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    1. Altro che spoiler: prima di leggere un libro, vorrei direttamente la sinossi. Voglio sapere cosa aspettarmi e quando! :)

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